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Skip Beat! – recensione

“Kyoko, infaticabile e giovanissima lavoratrice, ha un segreto: convive con Sho Fuwa, suo amico d’infanzia, salito di recente alla ribalta come cantante. Kyoko ha sacrificato tutto per sostenere Sho, ma dopo essersi introdotta furtivamente negli studi televisivi dove lavora il suo amico viene a conoscenza di una sconvolgente verità: Sho si sta solo approfittando della sua gentilezza e del suo amore per lui. Delusa, Kyoko giura di tagliare i ponti con il passato e di prendersi la sua rivincita.”

Skip Beat, Yoshiki Nakamura

Skip Beat!” è probabilmente lo shoujo di maggior rilievo degli anni 2000. Con la sua originalità, il suo umorismo e il suo romanticismo mai smielato è riuscito a conquistare il pubblico diventando uno dei titoli più conosciuti anche al di fuori del Paese del Sol Levante.

Yoshiki Nakamura continua ancora oggi a deliziarci con una storia dinamica in cui serietà e comicità si intrecciano abilmente: pur essendo molto dedicata ai sentimenti dei personaggi, la storia risulta fluida e mai pesante alternando bene i momenti drammatici con simpatiche gag. Ciò è possibile scostandosi dalla classica storia d’amore adolescenziale. Siamo lontani dai banchi di scuola e la protagonista non è una ragazzina sprovveduta (come potrebbe sembrare) che continua a struggersi per il proprio amore; Kyoko riesce a prendere in mano gli eventi della propria vita, anzi creandoli lei stessa. Partendo dalla voglia di “vendetta” mostra di essere forte e audace, ma dando sempre spunti di riflessione quando la storia lo richiede. A differenza di Kyoko, bisognerà andare più avanti nella lettura per scoprire le varie sfaccettature del carattere degli altri personaggi principali, non particolarmente caratterizzati nei primi volumi ma abbastanza per inquadrare antipatie e simpatie.

Come già detto la scrittura è molto fluida e, nonostante sia fortemente presente all’interno delle tavole, non rallenta la lettura e non distoglie l’attenzione dai bellissimi disegni.
La parte grafica ricalca lo stile anni ’90 con figure longilinee dalle gambe slanciate, distinguendo poi quelle maschili principali con torso ben piazzato e spalle particolarmente larghe. Ma il punto forte del comparto visivo di “Skip Beat!” è sicuramente incentrato sulle espressioni dei vari personaggi. L’intensità degli sguardi è probabilmente il tratto distintivo di questo manga, cosa che risulta essere un valore aggiuntivo nel momento in cui tutta la storia ruota intorno al mondo dello spettacolo e alla recitazione in cui, si sa, l’espressività fa da padrona. Grazie a questo l’autrice riesce a diversificare i vari momenti della narrazione anche col disegno, proponendo delle divertenti caricature nelle parti comiche mentre un tratto pulito e affascinante dove è richiesta più serietà.

“Skip Beat!” è senza ombra di dubbio un titolo che non deluderà gli amanti di altri shoujo come “Il grande sogno di Maya” (Star Comics), “Hai presente Midori!?” (Flashbook), “Maid-Sama!” (Planet Manga), ecc.
Non lasciatevi impaurire dalla sua mole – al momento 26 volumi su 49 in corso pubblicati in Italia – ma fatevi conquistare da quest’opera accattivante che riuscirà a coinvolgervi sempre più ad ogni uscita!


Scopri l’opera: Skip Beat – Serie

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